VeronaFiere coinvolta in un’indagine della Procura Europea per una presunta frode da oltre 2 milioni di euro ai danni dell’Unione Europea. Questa mattina gli uomini del Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano hanno consegnato gli avvisi di garanzia ed effettuato un sequestro preventivo per 2 milioni e 85 mila di euro a carico della cooperativa Unione Italiana Vini per la presunta frode. Risulta informata dei fatti anche VeronaFiere. L’ipotesi è truffa aggravata “per il conseguimento di erogazioni pubbliche di matrice unionale”. Indagati risultano i vertici direzionali di Uiv, Unione italiana vini.
L’inchiesta è nata da esposti presentati alle fiamme gialle di Milano. La presunta truffa riguarda “la partecipazione ad un bando europeo” per la “promozione di prodotti agricoli, nel mercato interno e nei Paesi terzi”. E VeronaFiere sarebbe coinvolta in quanto ci sarebbero stati «illeciti accordi tra la cooperativa ed il soggetto esecutore del progetto europeo», ossia Veronafiere, volti a consentire alla prima «di vedersi riconosciuto un ingiusto profitto non contemplato dal progetto», che prevedeva che il beneficiario avrebbe sostenuto «il 20% dei costi dell’attività oggetto dei sussidi, non maturando quindi alcun guadagno».
La presunta frode riguarda «l’ottenimento di un finanziamento diretto» di oltre 5 milioni di euro, di cui 2 già erogati dall’Agenzia Esecutiva dell’Unione Europea per i consumatori, la salute, l’agricoltura e la sicurezza alimentare» e incassati «dalla cooperativa, in qualità di beneficiario-coordinatore del progetto».