Quest’anno la sua presenza sembrava marginale e invece la cimice asiatica ha sferrato un duro attacco alle Granny Smith, le mele verdi amate dagli sportivi grazie all’alto contenuto di potassio. Un’amara sorpresa d’autunno per i frutticoltori veronesi, dato che i danni arrivano anche fino al 50 per cento del raccolto.
«Fino ai primi di settembre la cimice si era vista davvero poco – spiega Pietro Spellini, frutticoltore di Villafranca e presidente dei pensionati di Confagricoltura Verona -. Il danno, sulle mele Golden, era attorno al 12%. Una percentuale irrisoria rispetto a quelle degli anni passati. Invece, ieri mattina abbiamo iniziato a raccogliere e siamo rimasti a bocca aperta. Le cimici sono penetrate nel fogliame e hanno punto i frutti sul lato interno. Uno su due è rovinato. Ho chiamato altri frutticoltori, da Villafranca a Minerbe, e il danno è presente ovunque».
La mela Granny Smith è la regina della melicoltura scaligera, dato che rappresenta ormai il 60% della produzione veronese e ha superato alla grande l’ex primatista Golden. «A Verona produciamo una Granny davvero speciale, direi unica, molto remunerata anche dal mercato, con un verde brillante dovuto alle nostre condizioni climatiche che per questa varietà sono perfette – riprende Stellini -. Perfino i trentini ce la invidiano, perché lassù, con la loro escursione termica, non riescono a ottenere un frutto bello come il nostro. Ma temiamo che i danni non finiscano qui. Tra qualche giorno inizieremo la raccolta delle Morgenduft e, tra quindici giorni, delle Pink Lady, e vedremo che cos’ha combinato la cimice».