Al termine di una lunga trattativa, protratta anche a causa della pandemia Covid 19 i cui effetti hanno inciso fortemente anche nel settore agricolo e florovivaistico, ieri, 25 marzo, è stato sottoscritto tra sindacati e associazioni datoriali di categoria Coldiretti, Confagricoltura e Cia-Agricoltori Verona il nuovo Contratto provinciale del lavoro degli operai agricoli e florovivaisti per la provincia di Verona.
«Il testo rafforza e consolida diritti e tutele delle lavoratrici e dei lavoratori agricoli e florovivaisti, andando a incrementare e rendere sempre più esigibili istituti presenti nel contratto provinciale – dicono i sindacati Fai Cisl Flai Cgil Uila Uil -. Pertanto nel rinnovo sono stati previsti aumenti retributivi su tutti i livelli pari all’1,7% a partire dal 1° Gennaio 2021 (erogando ad aprile anche il recupero dei mesi di gennaio, febbraio e marzo e differendo invece a settembre tale aumento per il settore degli agriturismi) a cui si aggiunge un aumento dello 0,1% della contribuzione aziendale destinato alle prestazioni dell’Ente Bilaterale Agribi».
«Il rinnovo di questo contratto provinciale tiene conto della crisi innescata e sostenuta dalla pandemia. Infatti, accanto al riconoscimento del particolare danno subito dal settore agrituristico, il contratto non ha previsto aumenti per tutto l’anno 2020 – evidenza Paolo Ferrarese, presidente di Confagricoltura -. Viene anche introdotto l’utilizzo del welfare. Questo rinnovo contrattuale è comunque il frutto delle buone relazioni sindacali della nostra provincia che trovano espressione concreta nell’attività di Agribi, ente bilaterale per l’agricoltura veronese».
«In questo ultimo anno non c’è un settore produttivo che non sia in sofferenza, con forti conseguenze sulle varie attività – evidenzia Daniele Salvagno, presidente di Coldiretti -. In questo contesto era necessario rinnovare l’accordo provinciale del lavoro per determinare gli aumenti salariali dei lavoratori con un occhio di riguardo per il settore agrituristico, particolarmente colpito dalle limitazioni imposte dalla legge e tuttora in forte difficoltà».
Conclude Andrea Lavagnoli, presidente di Cia – Agricoltori Italiani Verona: «La stipula del contratto ci aiuta ad esercitare un’azione coordinata con tutte le parti firmatarie per una politica dei ristori, modulata in base alle perdite dei diversi comparti». Il rinnovo interessa circa 15.200 aziende agricole veronesi e oltre 35.295 contratti di lavoro del settore agricolo nel 2020.