Tre veneti nel Consiglio nazionale di Agriturist, l’associazione che riunisce gli agriturismi di Confagricoltura. E tra di loro il veronese Alessandro Tebaldi, 56 anni, è titolare dell’agriturismo “Corte Attilea” a Valeggio sul Mincio ed è presidente di Agriturist Verona.
I tre veneti (gli altri due sono e i padovani Chiara Sattin e Leonardo Granata) sono stati eletti a metà settembre dall’assemblea riunita a Palazzo Della Valle, a Roma, insieme al nuovo presidente nazionale Augusto Congionti, imprenditore agricolo biologico e operatore agrituristico in provincia di Macerata.
Tebaldi, proviene da una famiglia di agricoltori ma ha lavorato per dieci anni in Confindustria a Milano. Dal 2002 è tornato a vivere a Verona, riconvertendo le vecchie strutture agricole di famiglia e realizzando un agriturismo e un birrificio. Ha introdotto anche il biologico, la produzione di pasta e progetti di energia fotovoltaica.
«Esprimo il pieno appoggio al nuovo presidente – dice Tebaldi -, che dovrà affrontare un duro lavoro di diplomazia per il rilancio di Agriturist, che ha visto appannarsi l’immagine degli agriturismi a fronte di un’indistinta proliferazione di strutture massificate. Dobbiamo recuperare la nostra identità, che è quella agricola, legata a un turismo di alta qualità, prestando attenzione alla promozione e all’immagine. A livello amministrativo e politico chiediamo di poter avere delle norme chiare e semplici, che consentano di poter lavorare serenamente. Abbiamo lavorato molto bene in Veneto per proporre un aggiornamento della normativa agrituristica e siamo in attesa di un incontro con gli assessori al turismo Federico Caner e all’agricoltura Giuseppe Pan per arrivare a una conclusione. Auspichiamo, attraverso un nuovo ordinamento regionale, che il turismo rurale venga integrato nel comparto del turismo veneto anziché essere spacchettato com’è ora. Questo consentirebbe di arrivare a una semplificazione burocratica e a una maggiore chiarezza normativa, uscendo dai canoni classici del turismo confinato nelle città d’arte e mettendo in risalto anche piccoli borghi, ville, percorsi nascosti e poco conosciuti e i prodotti locali».
Secondo i dati della Regione Veneto, aggiornati al gennaio 2019, sono 1.484, con numeri in lieve crescita rispetto ai 1.465 del 2017, di cui 696 offrono anche un servizio di ristorazione e 100 fanno agricampeggio. Verona è prima in Veneto per numero di strutture (421), seguita da Treviso (309), Vicenza (243), Padova (191), Venezia (136), Belluno (130) e Rovigo (54).