Altra giornata campale per Alessandra Moretti, candidata a presidente del Veneto per il Pd, che oggi, nel suo tour in tutti i 581 comuni del Veneto, è dalle 9 di questa mattina in tour tra la Valpolicella ed il Villafranchese. Alle 11,40 Moretti è arrivata nella cantina dell’azienda agricola Fratelli Spada di San Pietro in Cariano accompagna dal consigliere regionale Franco Bonfante e dai candidati alle regionali per il Pd, Anna Maria Bigon e Orietta Salemi.
«Ringrazio la Famiglia Spada che ci ha accolti e mi fa piacere essere qui oggi in una realtà come questa che rappresenta un settore strategico come quello del vino, fondamentale per questo territorio – ha esordito Moretti -. In questi primi trenta giorni di campagna elettorale ho visitato oltre 280 comuni, incontrato 260 sindaci, ascoltato gli imprenditori di 70 aziende, dalle piccole alle medie imprese alle cooperative. Sono stata in scuole, ospedali come quello di stamattina di Bussolengo. E questo per capire dai veneti e con i veneti, quale veneto vogliamo proiettare nei prossimi 20 anni. Un programma che abbiamo scritto assieme e che presenterò sabato a Padova al centro Papa Luciani».
Subito, Moretti ha voluto dare la parola ai circa 80 imprenditori, commercianti, cittadini, amministratori come il sindaco ed il vicesindaco di San Pietro in Cariano, Giorgio Accordini e Francesca Salzani. E le domande sono state tante, dalle liste d’attesa della sanità, alla burocrazia che soffoca le imprese, al rilancio dell’occupazione, alle esigenze del territorio a partire dalla necessità di salvare il Centro sperimentale di frutticoltura e viticoltura che la Provincia di Verona ha messo in vendita.
«Io credo che il primo sostegno che possiamo dare alle nostre imprese è ridurre una burocrazia, anche regionale, che le sta soffocando. Non è pensabile che un imprenditore debba ogni mese togliere 40 ore del suo tempo per leggersi e compilare scartoffie, togliendo soldi e tempo alla creatività ed all’ innovazione – ha risposto Moretti -. Riguardo all’occupazione vogliamo dar vita ad un Jobs Act Veneto, un piano straordinario del lavoro per i veneti che dia peculiarità, nell’agricoltura e turismo, a questa riforma che a livello nazionale sta già sta dando buoni risultati, visto che da gennaio a oggi i dati parlano di 9 mila nuovi posti di lavoro con una proiezione su maggio ed aprile che ieri ha portato Roberto Zuccato, presidente degli Industriali di Vicenza, a parlare di “fiammata occupazionale”».
«La ricerca è fondamentale in ogni campo, e ancor di più in viticoltura e agricoltura che sono per il Veneto strategici visto che abbiamo prodotti d’’eccellenza mondiale – ha detto la candidata governatore, rispondendo alla domanda di Vittorio Betteloni, che rappresentava 25 associazioni ambientaliste e culturali del territorio e che ha chiesto come la Regione potrà intervenire per salvare il Centro sperimentale di frutticoltura e viticoltura di San Floriano di San Pietro in Cariano -. Non conosco le vicende di questo centro di ricerca e sperimentazione quindi vi chiedo di farmi avere tutto via mail. Quello che posso dire è che oggi in Veneto non abbiamo ricerca scientifica. Ed è aspetto fondamentale per il futuro delle nostre imprese, quindi va subito sostenuto e sviluppato l’esistente e creato un collegamento con questi centri sperimentali all’Università veneta che è un patrimonio spesso inutilizzato».