
Villa Della Torre festeggia i dieci anni dell’acquisizione da parte di Marilisa Allegrini ospitando il filoso Massimo Cacciari che apre, giovedì 23 maggio, una serie di incontri culturali. Cacciari terrà una lezione sul tema “Noè e Dioniso: l’origine del vino”, con uno sguardo al celebre “Encomio del Vino” del filosofo bizantino Michele Psello.
Dal 2009 Villa della Torre, a Fumane, monumento rinascimentale disegnato da Giulio Romano e Michele Sanmicheli, è tornata ad essere luogo di incontro e scambio, come accadeva nel Rinascimento, quando artisti, uomini politici e dignitari religiosi vi sperimentavano il “bonum vivere” della civiltà delle ville venete. Oggi la villa è sede di rappresentanza e cuore dell’azienda Allegrini, punto di riferimento per il mondo del vino internazionale, con dieci luxury room e una serie di proposte per visitatori e winelovers, dalle degustazioni dei vini di Allegrini ai prodotti del territorio curati dagli chef, ai corsi di cucina, ai tour guidati.
Per celebrare il decennale, la villa ospiterà una serie di incontri culturali, aperti giovedì 23 maggio da Massimo Cacciari. Nel corso di questi anni hanno visitato la villa decine di migliaia di persone, 20 mila solo nel 2018. Non sono mancati gli appuntamenti con alcuni tra i più importanti nomi del mondo dell’arte e non solo, da Peter Burke a Philippe D’Averio, da Mathieu Arnoux ad Adriano Prosperi, da Salvatore Settis a Giulio Giorello.
Non solo, grazie all’acquisto di Villa Della Torre, sono nate alcune importanti collaborazioni di Allegrini, come quelle con la Peggy Guggenheim Collection di Venezia e con il Museo Ermitage di San Pietroburgo. Da sei anni, inoltre, viene assegnato a Villa Della Torre il premio Allegrini “L’Arte di mostrare l’Arte”, un riconoscimento a chi ha saputo proporre nell’anno in corso una mostra da ricordare per le emozioni suscitate nel pubblico e per il valore didattico degli allestimenti.
«L’acquisizione di Villa Della Torre – ricorda Marilisa Allegrini – ha fatto crescere il valore aggiunto del brand Allegrini, riunendo il mondo dell’enologia e dell’agricoltura con quello della cultura. I visitatori sono contaminati: chi scopre il vino scopre anche il mondo dell’arte e viceversa. In questo contesto si colloca l’attuale progetto di conversione colturale della Fumana, la collina prospiciente Villa Della Torre che dà il nome al paese. Il nostro obiettivo è quello di creare un museo naturale, che dalla collina abbraccia la villa e il vigneto Palazzo della Torre».