
Due nuovi impianti di depurazione, da complessivi 4.500 abitanti equivalenti, sono stati inaugurati nei giorni scorsi da Acque Veronesi nei comuni di San Martino Buon Albergo, in località Mambrotta, e di Sorgà, nella frazione di Bonferraro. Interventi per un totale di 2 milioni 750 mila euro coperti quasi interamente da un finanziamento della Regione, che permetteranno di restituire all’ambiente acque provenienti dalle fognature, ripulite, igienizzate e nel pieno rispetto dei parametri di legge.
«Una conferma della grande attenzione che la Regione Veneto sta mettendo rispetto alle tematiche ambientali – spiega il presidente di Acque Veronesi, Roberto Mantovanelli –. Si tratta di due impianti che rispondono agli standard più moderni, con ad esempio un sistema di disinfezione a raggi Uv che ci permette di ripulire le acque che provengono dalla fognatura e restituirle in ambiente con parametri qualitativi di buon livello. Questo consente di rispettare rigorosamente i parametri di legge e quindi di non incorrere nelle infrazioni altrimenti previste dalla Comunità Europea».
«È un modo importante e diverso di amministrare, dove si riesce a dare le giuste risposte anche in realtà non grandi ma che necessitano di interventi. Soldi che riteniamo ben spesi soprattutto in ottica di rispetto dell’ambiente» ha spiegato il consigliere regionale Alessandro Montagnoli, presente alle inaugurazioni.
«È da molti anni che aspettavamo questo impianto – ha aggiunto il neo sindaco di Sorgà, Christian Nuvolari –. Un opera importante per il territorio che senza l’aiuto di Acque Veronesi e della Regione non saremmo mai riusciti a realizzare. Un impianto per cui ringraziare l’amministrazione che mi ha preceduto».
«Un grande lavoro di squadra senza il quale ben difficilmente avremmo ottenuto un risultato tanto importante per i residenti della Mambrotta», ha aggiunto il sindaco di San Martino, Franco De Santi, che ha ringraziato Acque Veronesi e la Regione, menzionando in particolare l’ex consigliere Bruno Cappon per aver sostenuto l’opera.
L’impianto costruito a San Martino è per 1500 abitanti equivalenti, valore che si raddoppia per il depuratore di Sorgà, costato 1 milione 638 mila euro interamente finanziati dalla Regione. Un milione 143 mila euro il costo del depuratore di Mambrotta, coperti per 790 mila euro dalla Regione e per 353 mila euro da Acque Veronesi che ha curato la progettazione tecnica e la realizzazione delle due opere.
«La depurazione – ha concluso Mantovanelli – non serve per avere l’acqua potabile, come erroneamente qualcuno pensa. È quel processo a valle dell’utilizzo umano e della fognatura, che ci consente di ridare l’acqua in natura ripulita. Particolare molto importante dato che in entrambi gli impianti l’acqua depurata viene reimmessa nell’ambiente attraverso canali o torrenti utilizzati anche per l’uso irriguo».