Il Coordinamento delle Associazioni Animaliste di Verona (Epa, Freccia 45, Animalisti Verona, Lav, Lega Nazionale per la Difesa del Cane) e il gruppo Verona Antispecista hanno chiesto oggi con una lettera al Comune di Verona di bloccare la mostra di Hermann Nitsch, inaugurata oggi al Museo Amo nell’ambito della manifestazione ArtVerona 2016. Nitsch è un “artista” austriaco che, nelle sue installazioni è solito utilizzare corpi di animali mutilati e crocifissi, sangue alle pareti e carcasse squartate, a suo dire utili per mettere in scena rituali di purificazione, di catarsi.
«In 54mila hanno firmato la petizione online per annullare una sua esposizione a Palermo e precedentemente la stessa è stata bloccata anche a Città del Messico – sottolineano i promotori dell’appello. – Non vogliamo che questo sedicente artista trovi spazio nella nostra città e per questo invochiamo la Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali dell’Unesco del 1978 che, tra i vari articoli, cita “L’animale morto deve essere trattato con rispetto. Nessun animale deve essere usato per il divertimento dell’uomo”. La nostra richiesta è rivolta al Comune di Verona, a Francesco Girondini Direttore del Museo Amo, a VeronaFiere, a Boxart di Verona e a Cattolica Assicurazioni che sostengono l’evento».
Sul sito di ArtVerona è possibile leggere alcune parole di Nitsch: “Per cogliere il senso e l’intensità della vita è necessario essere consapevoli delle estremità emozionali che ne definiscono i confini: dall’esaltazione estatica alla sofferenza ferina (degli animali, ndr)”. «Ma noi non ci stiamo – affermano le Associazioni Animaliste e Verona Antispecista – Noi diciamo NO all’esibizione della violenza sugli animali e invitiamo i cittadini a non visitare la mostra per non dare visibilità a questo personaggio, indipendentemente dal fatto che in questo frangente vengano esposti, o meno, animali sacrificati, o anche solo fotografie di questi».