Lo ha comunicato oggi a tutti i dipendenti della Fondazione Arena di Verona lo stesso sovrintendente Francesco Girondini, con un documento indirizzato a tutti i lavoratori ed alle organizzazioni sindacali in cui si annuncia ufficialmente che «per causa del perdurare della situazione di illiquidità al 12 del mese di marzo non sarà possibile la liquidazione delle spettanze riferite al mese di febbraio – sta scritto nel comunicato -. Si comunica inoltre che al 12 del mese sarà corrisposta una somma a titolo di acconto e che il saldo relativo sarà corrisposto entro e non oltre il 21 marzo 2016».
La nota del Sovrintendente è arrivata dopo che, ieri, il Consiglio di Indirizzo della Fondazione Arena ha approvato il pareggio di bilancio preventivo 2016 grazie all’intervento “una tantum” straordinario del Comune di Verona.
«Come avevamo previsto, il bilancio previsionale 2016 della Fondazione Arena si è rivelato essere poco più di un mero adempimento burocratico, necessario ad incamerare l’anticipo del Fus ed evitare la liquidazione coatta dell’ente, ma privo di qualsivoglia visione strategica di rilancio. Ancora una volta il Sindaco Tosi attinge dalle casse comunali per un finanziamento a fondo perduto. Dà i soldi alla Fondazione Arena ma, da presidente della stessa, non fa nulla per dotare l’ex ente lirico del piano industriale necessario ad uscire dalla crisi – dicono I consiglieri comunali del Pd, Michele Bertucco ed Eugenio Bertolotti -. Continua a giocare col fuoco rimandando le decisioni che tutta la città sa essere indispensabili anche al fine di ricostruire il necessario legame di fiducia: sostituire gli attuali vertici con personale all’altezza della sfida (non generici appassionati del settore ma professionisti in grado di gestire una industria culturale e tenere i rapporti con i finanziatori sia pubblici e privati); tagliare i rami improduttivi come Museo Amo e Arena Extra; rinnovare la gestione della Fondazione nei settori chiave: commerciale, artistico, amministrativo; rimettere in piedi, con i necessari correttivi, il teatro stabile veronese sia per la stagione estiva che per quella invernale».