Con il via libera dalla Banca Centrale Europea il progetto di fusione tra la Banca Alto Vicentino e la Cassa Rurale ed Artigiana di Vestenanova passa ora al territorio e alla base sociale. Oggi, infatti. la Bce ha comunicato di aver esaminato il programma presentato dai due Istituti veneti di Credito cooperativo e lo ha autorizzato. Soddisfatti i vertici delle due Bcc che avevano deliberato il piano industriale di fusione lo scorso 10 dicembre e che avevano avviato con la Capogruppo Cassa Centrale Banca l’iter per l’autorizzazione all’operazione.
«Il progetto sarà presentato ai soci e lo sottoporremo al voto della base sociale nel corso delle due rispettive assemblee, che si terranno in seconda convocazione il 22 maggio prossimo- spiegano Maurizio Salomoni Rigon, presidente di Banca Alto Vicentino, e Edo Dalla Verde (nella foto), presidente di Cassa Rurale ed Artigiana di Vestenanova -. Nel corso delle assemblee, nella sessione ordinaria, illustreremo i dati di bilancio 2020 delle rispettive Bcc. Dati che ci consegnano all’anteprima della fusione due banche particolarmente solide, attive e in salute».
La nuova Banca, se il progetto di fusione sarà approvato dalla base sociale, conterà 37 filiali, 182 dipendenti e oltre 5.300 soci. La zona di competenza territoriale comprenderà 116 comuni (105 nella Regione Veneto tra le province di Vicenza e Verona ed i restanti 11 nella Provincia di Trento). L’area di competenza della nuova Banca ricoprirà un territorio popolato da circa 1,2 milioni di abitanti, di cui circa 650 mila nell’area di insediamento.