
La notizia l’ha data questa mattina per primo il quotidiano di economia e finanza “MilanoFinanza” affermando che stanno proseguendo i contatti tra i vertici di Banco Popolare e di Banca Popolare di Milano per arrivare ad una fusione, annunciando anche i possibili scenari dal punto di vista della governance di quella che diventerebbe una delle maggiori realtà bancarie d’Italia: la presidenza verrebbe riservata all’attuale presidente del Banco Popolare, Carlo Fratta Pasini; il ruolo di amministratore delegato verrebbe svolto da Giuseppe Castagna, apprezzato regista del turnaround di Bpm; mentre l’amministratore delegato del Banco, Pier Francesco Saviotti, potrebbe avere le redini del comitato esecutivo. La sede verrebbe trasferita a Milano. Stando a quanto riportato da MF, la fusione potrebbe essere annunciata entro fine febbraio e approvata dalle assemblee entro giugno.
Subito, in borsa, l’azione del Banco ha iniziato a salire arrivando poco dopo le 15 ad un massimo di 11,30, e calando in chiusura verso quota 11,17 (+2,28%). E +2,05% anche per le azioni di Banca Popolare di Milano, in chiusura a 0,84.