Sono terminati la settimana scorsa i lavori della prima fase di realizzazione del nuovo impianto idroelettrico di Agsm a Belfiore, realizzato allo sbocco dell’ex canale Sava in Adige. I lavori, iniziati il 3 giugno termineranno entro Natale 2015.
«L’impianto sarà in grado di produrre 28.000.000 KWh, pari al fabbisogno energetico annuo di 35.000 persone – ha detto il presidente di Agsm, Paolo Paternoster -. Energia pulita, che eviterà all’ambiente l’emissione di circa 12.000 tonnellate di anidride carbonica».
La centrale sarà composta da tre turbine Kaplan della potenza complessiva installata di 3,778 MW. Ogni turbina ha un diametro di 3 metri e pesa 27 tonnellate. Sono state assemblate in Francia e potranno raggiungere la velocità di 114 giri al minuto.
La prima fase di lavori ha visto il coinvolgimento di un gruppo di imprese che hanno provveduto alle cosiddette opere provvisionali. Le principali lavorazioni hanno riguardato la formazione di un argine di difesa dall’acqua (tura), la realizzazione dei diaframmi e di un tappo di fondo che hanno reso possibile la realizzazione di uno scavo profondo 18 m rispetto al piano di campagna (situato a 28 m sul livello del mare). È stata così creata una “scatola” in cemento armato delle dimensioni di 73 x 43 x 12 m di profondità, la cui sommità è a quota +22 m.s.l.m. (corrispondente al livello della falda e del fiume Adige), e il fondo a quota +10 m.s.l.m., ovvero circa 12 m sotto al livello dell’acqua. Attualmente si vede la parte superiore delle fondazioni, alte circa 12 metri, ma al di sotto le opere di fondazione proseguono per altri 13 m, raggiungendo una profondità massima di 30 m rispetto al piano campagna (ovvero due metri sotto al livello del mare). Sul fondo di questa scatola sono stati iniettati 25.000 metri cubi di ‘jet grouting’, un materiale specifico che serve da tappo e impedisce all’acqua di spingere la “scatola” verso l’alto. Tale struttura alloggerà le tre turbine, che rappresenteranno il cuore della centrale.
«Dalla settimana prossima inizierà la seconda fase dei lavori, quella in cui verranno realizzate le opere fuori terra e installate le componenti elettromeccaniche – ha concluso il presidente Paternoster -. Entro Natale la centrale sarà ultimata».
La ditta che si è aggiudicata i lavori per questa fase è la francese “Andino”. L’appalto per la realizzazione delle opere civili relative a questa ultima fase è in via di aggiudicazione.