«La politica del piagnisteo, dell’inconcludenza, del lamento continuo privo di sostanza e proposta di cui il sindaco di Verona, Federico Sboarina, è uno (anche se non l’unico) dei massimi interpreti in città, ha raggiunto una nuova vetta proprio in questi giorni concitati che vedono i commercianti in rivolta contro il mini lockdown disposto dal governo a fronte della gravissima situazione sanitaria». Lo afferma Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune, accusando: «A cinque giorni di distanza dal tanto contestato Dpcm che impone la chiusura di bar e ristoranti alle 18, e soltanto 24 ore dopo aver cercato di arringare la folla contro le decisioni governative dai gradoni di Palazzo Barbieri durante la manifestazione di piazza degli esercenti di mercoledì, Sboarina fa oggi partire gli avvisi di riscossione della Tari per imprese e professionisti con scadenza 16 dicembre, quindi a pochi giorni la fine del mini lockdown prevista per il 24 novembre».
«A comunicarlo è la stessa Solori, la società di riscossione del Comune, che oggi, venerdì 30 ottobre, avverte che “Sono in stampa gli avvisi di pagamento destinati a 17 mila imprese e liberi professionisti veronesi per il saldo della Tassa sui Rifiuti (Tari) del 2020. I titolari di utenze non domestiche del Comune di Verona, riceveranno gli avvisi via posta elettronica certificata (pec) dalla metà di novembre prossimo dalla Solori”. Il pagamento dovrà pervenire entro il 16 dicembre – continua Bertucco -. Facile protestare contro il governo che non fa abbastanza per i commercianti. Poi però quando tocca all’amministrazione comunale far qualcosa di buono per le categorie che dice di voler proteggere, se ne sta immobile. Non si potevano fermare quelle cartelle? Che rifiuti avranno prodotto le aziende in questo disgraziato 2020? I vincoli di bilancio ci sono solo per il Comune e non per lo Stato?».
«È la solita vecchia doppia morale: difronte all’indifendibile disastro causato dalla manifestazione violenta di mercoledì sera ai danni dei plateatici dei commercianti di Piazza Erbe e all’incolumità degli stessi poliziotti che hanno difeso la Prefettura, Sboarina per la prima volta condanna le azioni dell’estrema destra veronese. Ma fino ad oggi ha continuato a strizzare l’occhio a quegli ambienti e a fornire loro agibilità politica – conclude Bertucco -. Voglio chiarezza: chiederò di mettere ai voti in consiglio comunale una mozione che vincola il Comune a costituirsi parte civile contro gli autori del fallito assalto alla Prefettura non appena i violenti verranno individuati dalle forze dell’ordine e dalla magistratura».