Attraverso una serie di reperti che usava per insegnare, Gastone Rizzo, il maestro dei francobolli, torna nella sua terra veronese. Nato 100 anni fa a Marega, frazione di Bevilacqua e ricordato lo scorso maggio con un francobollo emesso dal Ministero dello Sviluppo economico su disegno di Marco Ventura, Gastone Rizzo è protagonista della mostra allestita da ieri, 6 ottobre, fino al 19 ottobre allo Spazio Filatelica di Verona, in via Teatro Filarmonico 11. Espositi una serie di reperti usati dal maestro dei francobolli per catturare l’attenzione degli alunni, provenienti dall’Istituto di Studi postali “Aldo Cecchi” di Prato, dove sono conservati ed i bozzetti preparatori che hanno portato al francobollo poi emesso.
Il mondo dei francobolli, confessò «lo scoprii in quinta elementare, quando un caro amico mi regalò un suo quadernetto a quadretti con incollati alcuni francobolli italiani allora in corso e qualche francobollo estero. Fu, quello, l’inizio di una passione ed attività che mi accompagnò per tutta la vita e che in particolare, mi servì al meglio la mia missione di maestro in maniera del tutto particolare». Tanto da interessare perfino l’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Oltre, s’intende, un gran numero di testate giornalistiche italiane.
Per la popolarità dell’iniziativa, il metodo d’insegnamento adottato dal maestro Gastone Rizzo venne paragonato, riveduto, corretto e adattato, al ben più famoso “metodo Montessori”.
Sul finire del 1952 l’Althea di Parma, un’industria di primo piano nel settore alimentare, affidò al maestro Rizzo, che si trasferì nella città, proseguendo nell’insegnamento, la consulenza per il lancio sul mercato di un suo nuovo prodotto: il cremifrutto, destinato ai ragazzi ed abbinato ai francobolli. Ogni confezione conteneva, infatti, un francobollo che si poteva intravedere da un apposito foro. Fu un successo.
«Mi piace immaginare il “signor maestro” nelle spiegazioni di storia, geografia, grammatica, arte utilizzando quei fantastici pezzettini di carta gommata, tanto colorati e vivaci da stimolare fantasia, curiosità e apprendimento an he negli scolari più difficili», dice Beniamino Bordoni, presidente dell’Usfi, Unione stampa filatelica italiana che ha dato il proprio patrocinio alla rassegna veronese, curata da Sinforosa Borneo, responsabile dello Spazio Filatelia, nel quale ieri, giovedì 6, Poste Italiane ha bollato la corrispondenza con uno speciale annullo la cui illustrazione è tratta da uno dei bozzetti preparatori di Marco Ventura.