P.V., cittadino rumeno di 45 anni, muratore, è stato nuovamente arrestato sabato scorso dai carabinieri di Verona per maltrattamenti in famiglia, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, dopo essere uscito dal carcere a maggio scorso, dove si trovava sempre perché ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia.
L’uomo, appena uscito dal carcere si è, infatti, presentato dalla moglie e con minacce di morte l’ha costretta ad accoglierlo in casa, imponendo la sua presenza a lei ed alle figlie, e ha proseguito a minacciarle affinché non denunciassero la sua presenza nell’abitazione, essendo destinatario di ordinanze cautelari che gli imponevano il divieto di dimora in Verona e di avvicinamento ai congiunti.
Per le donne è ricominciato l’incubo. L’uomo, spesso ubriaco e sempre violento, picchiava e offendeva la moglie, la costringeva a fare quello che voleva dietro minaccia di fare del male alle figlie, rendendosi artefice di violenze sia fisiche che psicologiche. Durante l’ennesimo episodio aggressivo, una delle figlie, dopo che il padre gli aveva scagliato contro una sedia e vedendo la madre afferrata alla gola, ha deciso di chiamare i Carabinieri. Il radiomobile di Verona è arrivato immediatamente con l’ausilio di una seconda auto, conoscendo la violenza dell’uomo.
I carabinieri hanno trovato madre e figlia in giardino, in preda ad una crisi di pianto, che riferivano che l’uomo era in casa e stava spaccando tutti i mobili.
A quel punto sono entrati in casa e hanno trovato l’uomo che, mettendo a soqquadro la cucina, urlava a squarciagola dicendo di voler tagliare la gola ai suoi familiari per aver chiamato i carabinieri. Avuta la conferma dalle due donne sull’intenzione a presentare querela, i militari hanno deciso di arrestarlo e dopo qualche difficoltà nel farlo salire in macchina, sono riusciti a portarlo in caserma.
Il soggetto, arrestato per maltrattamenti in famiglia, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, dopo la convalida, è stato sottoposto, dal Giudice Rita Caccamo alla misura cautelare della custodia in carcere. Da sabato sera si trova a Montorio.