Lanci di fumogeni a bordo campo e momenti di tensione sugli spalti, ieri mattina allo stadio di Bovolone, dove si stava giocando il derby tra le squadre giovanili di Hellas Verona e Chievo. Un gruppo di circa cinquanta persone tra dirigenti, giocatori (tra cui bambini) e genitori dell’Acd Bovolone ha occupato parte delle tribune per protestare contro l’amministrazione Mirandola e contro l’Hellas, che da quest’anno usufruisce degli impianti sportivi.
La questione è sempre quella: la storica società, costretta all’esilio dopo l’assegnazione dei campi alla nuova Fc Bovolone, vuole tornare a giocare ed allenarsi “in casa”. La contesa era stata parzialmente risolta grazie all’intervento diretto del sindaco Emilietto Mirandola con un accordo sul campo principale, in gestione all’Fc, ma poi la trattativa era saltata e si era tornati al punto di partenza.
Con l’Fc che si rifiuta di trattare e l’amministrazione che non riesce a trovare un compromesso tra le due società, l’Acd ha quindi deciso di “farsi sentire” con una manifestazione rumorosa ma pacifica, fatta di striscioni, bandiere rossoblu e fischietti. Pacifica fino a quando dagli spalti non hanno cominciato a volare alcuni oggetti, compresi due fumogeni, uno rosso e uno blu, che dopo essere stati accesi sono stati lanciati a bordo campo. Ciò ha provocato la reazione di alcuni genitori dei ragazzi dell’Hellas, indignati per quello che stava succedendo. Sono volate parole pesanti e c’è stato pure un tentativo di rissa, sedato a fatica dai presenti. Per placare gli animi è dovuta intervenire anche l’intera Compagnia dei Carabinieri di Bovolone. Ed i fatti verranno segnalati all’Autorità giudiziaria ed al Prefetto. (M.Buo.)