«Non si arresta la carrellata di “vip” che arrivano a Bovolone per sostenere il candidato Fiorini, in quella che ormai è diventata la trasposizione nostrana di Davide e Golia. Non era bastato sabato sera Giancarlo Giorgetti a dare l’ultima volata, in settimana tornerà per la seconda volta Salvini. Ciò la dice lunga sull’insicurezza degli avversari, che hanno capito che i cittadini a Bovolone non votano i partiti ma le persone».
È un Orfeo Pozzani ancor più bellicoso e determinato quello che in questi giorni sta girando casa per casa Bovolone per convincere i suoi cittadini a votarlo nel ballottaggio che domenica 17 e lunedì 18 ottobre lo vedranno in sfida con Silvia Fiorini, la candidato appunto di Lega, Forza Italia e Fratelli d’italia.
«Credo sia proprio l’insicurezza a far dire loro cose non solo sbagliate, ma anche false, per creare confusione tra i cittadini e gettare fango sul mio programma elettorale – attacca Pozzani -. Ultima, in ordine di tempo, è la voce che mi vedrebbe favorevole alla realizzazione della moschea, ipotesi dell’irrealtà visto che né il sottoscritto né il mio gruppo ha mai affrontato tale argomento e sulla quale non mi sono mai pronunciato».
«Chi ha buttato al vento certe chiacchiere abbia il coraggio di risponderne in prima persona, senza nascondersi sui social, si faccia avanti e si confronti liberamente. Abbiamo fatto del confronto e della disponibilità il nostro marchio distintivo, un valore che ci ha contraddistinto fino ad oggi e che sarà elemento qualificante del nostro amministrare la città – conclude Pozzani -. Siamo un gruppo nato da mesi, libero e senza supporti extra, ci autofinanziamo e ci stiamo gestendo con le nostre forze e soprattutto con la nostra volontà, perché vogliamo che Bovolone sia libero da obblighi e aperto a dialoghi con tutti».