«L’audizione del ministro Franceschini alla Camera sulla Fondazione Arena ha lasciato solo dubbi e non ha fornito nessuna risposta». L’accusa arriva dall’onorevole veronese Francesca Businarolo del Movimento 5Stelle, che sottolinea: «Il ministro non può lavarsene le mani e pensare di cavarsela con parole di circostanza. Il titolare del Mibact è stato totalmente reticente: non ha spiegato le criticità interne della Fondazione e non ha individuato i responsabili della gestione scellerata che ha portato all’attuale situazione debitoria. A fronte di queste dichiarazione, però si ipotizza la messa in liquidazione dell’ente. Sarebbe stata necessaria invece una presa di posizione netta e la volontà di non liquidare l’ente lirico».
Ma non finisce qui, i membri del M5S nelle commissioni Cultura di Camera e Senato chiedono «come mai il Governo, durante la legge di Stabilità, non ha spiegato a chi fosse indirizzato il famoso emendamento che allargava il campo d’azione della legge Bray? Si voleva tenere nascosto qualcosa?».
«Ma le domande a cui non abbiamo avuto risposta non si esauriscono qui – dice Businarolo – come mai il ministero ha chiesto alla Fondazione Arena di accedere ai bilanci solo all’inizio 2016 e non prima? Come al solito in Italia nessuno ha vigilato e i responsabili rimangono senza nome. Il ministro fa spallucce ma noi pretendiamo l’accertamento delle responsabilità di chi ha messo in ginocchio la Fondazione Arena. Franceschini e i soggetti coinvolti non se la caveranno a buon mercato».