«Non è ben chiaro che problemi abbia il sindaco di Verona con la parola “no”. Croce gli ha detto chiaramente che lui non si dimetterà mai e il sindaco, tentennando come di sua consuetudine, gli ha dato ancora tempo».
«Va bene che Sboarina è per la famiglia, ma è chiaro a tutti che il suo rapporto (politico) con Croce era soltanto un matrimonio di interesse. Pertanto invito caldamente il sindaco a non trasformare il caso Agsm nell’ennesima telenovela cittadina. È scritto in cielo che dal giorno dopo il suo spoltronamento Croce avvierà una campagna di veleni contro il sindaco e l’amministrazione. Se il primo cittadino non si sente in grado di sostenere il confronto segua Croce e ritorni al suo vecchio mestiere – afferma Bertucco -. Per il sindaco è tempo di riferire in consiglio comunale».
«Questa sera – conclude il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune – presenterò una domanda di attualità per sapere come intende chiudere la vicenda Croce e soprattutto se intende continuare a governare le aziende pubbliche veronesi con il metodo della spartizioni politica lasciando intatti i problemi gravissimi che affliggono molte aziende a partire da Amia».