«In questi giorni, in Italia, riaffiorano con forza parole e gesti di razzismo e odio. Accade sulle strade, sui campi di calcio, sui social e sulle carrozze dei treni. I bersagli di chi vuole escludere sono gli africani e coloro che vengono etichettati come “stranieri”». Lo dice Filippo Ivardi Ganapini, direttore del mensile dei missionari Comboniani “Nigrizia”, che ha la sua sede a Verona, nel suo intervento di ieri sul portale web della rivista che si dei temi africani.
«Nigrizia, che per fedeltà alla sua missione è schierata da sempre con i più deboli, ribadisce il suo “no” a una società che cataloga i cittadini secondo il colore della pelle, la religione, l’appartenenza etnica, la cultura. Siamo impegnati, insieme a tantissimi altri compagni di strada, a promuovere la convivialità delle differenze per costruire una società radicalmente altra, fraterna e giusta. In Italia e in ogni angolo del mondo – ricorda il direttore Ganapini.
Siamo vicini alla senatrice Liliana Segre, al giornalista Nello Scavo, ai fratelli e sorelle di origine africana che si sentono insultati nella dignità. E chiamiamo ogni singola persona a battersi per un mondo che non perda mai di vista l’umanità – dice Ganapini -. Chiediamo a tutti coloro che condividono il nostro percorso di denunciare senza paura ogni atto di razzismo. Aiutiamoci reciprocamente ad affermare, con il nostro stile di vita, quel sogno di fratellanza universale che ci accomuna e ci sprona».