I coordinatori di Casa Cattolica dal sindaco Sboarina per «esprimere la loro assoluta contrarietà alla svendita in corso di Cattolica Assicurazioni a Generali Spa». Dopo la richiesta di intervento al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, con l’incontro di tre giorni fa con l’assessore regionale allo sviluppo Economico, Roberto Marcato, e dopo l’incontro di due giorni fa con il vicequestore di Verona, Guglielmo Toscano, la delegazione, composta da Germano Zanini, coordinatore di Casa Cattolica, Maurizio Zumerle, presidente di Apaca, e Michele Giangrande candidato della Lista 2 al consiglio di amministrazione di Cattolica, è stata ricevuta ieri a Palazzo Barbieri, dal sindaco Federico Sboarina.
Per i coordinatori di Casa Cattolica, «la trasformazione della società cooperativa veronese in società per azioni e la conseguente svendita al Gruppo di Trieste, cancellerà l’ultimo baluardo finanziario veneto rimasto penalizzando e impoverendo pesantemente il tessuto socio-economico scaligero», ha detto Zanini durante la lunga audizione, durata un’ora e mezza, nella quale sono stati analizzati i rischi e gli scenari negativi che si presenteranno per la città dopo il voto dell’assemblea straordinaria del prossimo 31 luglio con la trasformazione della società cooperativa in Spa.
In particolare, è stato ricordato al sindaco «il serio rischio di perdita di posti di lavoro (circa 1800 dipendenti) con il trasferimento nelle sedi di Milano, Mogliano Veneto e Trieste e il futuro di 1400 agenzie che perderanno la radicalità e la presenza attiva sul territorio in quanto inglobate dal colosso assicurativo come già successo con Toro Assicurazioni, Lloyd Italico e INA/Assitalia».
Al sindaco Sboarina è stato spiegato come ci siano già sul tavolo delle alternative al matrimonio con Generali, come ad esempio «l’interesse manifestato a mezzo stampa qualche giorno fa da Vittoria Assicurazioni che renderebbe la partnership seria, credibile e con rapporto equilibrato tra le due compagnie assicurative».