«Fermare subito l’iter delle grandi opere per poter garantire il proseguimento delle indagini. Mi sembra il minimo da fare visto l’entità degli arresti». È la richiesta che arriva da Francesca Businarolo, onorevole veronese del Movimento 5Stelle, in merito all’ennesimo scandalo che ha colpito la pubblica amministrazione, portando all’incarcerazione di Ercole Incalza. Tra le opere da mettere quantomeno in stand by, anche il tratto di Tav tra Brescia e Verona, citato apertamente nelle indagini e la Pedemontana vicentina.
«Desta davvero poco stupore il coinvolgimento di opere in corso di progettazione o costruzione nella Regione Veneto – prosegue Businarolo – la corruzione ha terreno fertile anche al Nordest, come ha già dimostrato la tangentopoli legata al Mose».
Già all’epoca del Mose, infatti, il Movimento 5 Stelle aveva chiesto al Ministro Lupi di rimuovere Incalza. All’epoca, la risposta ricevuta è stata che l’operato del potente dirigente pubblico era stato ineccepibile.
«Sulla vicenda abbiamo interrogato il governo nel Question Time dedicato, oggi pomeriggio – specifica Businarolo -. Ancora una volta occorre ribadire la nostra ferma opposizione all’Alta velocità, un progetto che, se ha padre, è proprio Incalza. Si tratta di un’opera già bacata nelle premesse, non c’è modo di salvarla».