Decolla a Castelnuovo del Garda la prima edizione della “Scuola di radici” del Lega, seminario di formazione politica e culturale promosso dal gruppo “Identità e Democrazia”, con un primo incontro nei giorni scorsi.
L’iniziativa ha visto come promotore l’europarlamentare veronese del Carroccio, Paolo Borchia, che spiega: «Dopo essere rimasti soli per molti anni, ora sul tema dell’autonomia vediamo sostenitori da ogni parte. Serve, però, che queste attenzioni siano tradotte in pratica in tempi rapidi seguendo le nostre linee guida».
Alla “Scuola di radici”, relatori di primo piano hanno analizzato i processi che legano società e autonomia, sia in Veneto che in Europa: Lorenzo Fontana, vicesegretario della Lega, ha chiarito il perimetro che separa gli identitari dai nazionalisti, esprimendo preoccupazione per i tentativi di emarginare la famiglia e le comunità, ultimi baluardi contro il dilagare del globalismo finanziario che riduce l’essere umano a mero consumatore. Stefano Bruno Galli ha offerto una lettura attualizzata del pensiero di Gianfranco Miglio. Adolfo Morganti ha analizzato le pecche degli attuali equilibri europei, mentre Andrea Giovanardi, esponente della Delegazione trattante l’autonomia per la Regione Veneto, ha raccontato i retroscena e tutti gli ostacoli che il sistema centrale ha innescato contro la riforma, oltre che tempistiche e prospettive future.