È in programma domani sera, giovedì 13 febbraio alle 20,45 al Teatro Aperto di Asparetto di Cerea lo spettacolo “Giulia” della compagnia veronese Impiria, guidata da Andrea Castelletti, sul dramma delle foibe. A pochi giorni della Giornata del Ricordo, celebrata il 10 febbraio per ricordare tutti i morti delle foibe ai confini tra Italia e l’allora Jugoslavia, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, va in scena ad Asparetto questo lavoro che da nove anni la compagnia Impiria porta in giro per il Paese.
Uno spettacolo che corre leggero su diversi piani temporali, dagli anni della Seconda guerra mondiale, agli anni ‘70, all’estate scorsa, in un accartocciarsi di eventi, personaggi, storie ed emozioni. Nel periodo 1943-45, in Istria, Fiume e Dalmazia migliaia di persone furono torturate, uccise o gettate talvolta ancora vive dentro voragini naturali chiamate foibe, secondo un disegno di pulizia etnica, culturale e politica ad opera delle milizie jugoslave. Decine di migliaia fuggirono, esuli italiani in Italia.
Ed ecco che Giulia, in una qualsiasi estate del tempo presente, è in vacanza con la sua mamma ed il suo papà in Croazia. Rovigno, Fiume, Pola, Cherso, le grotte di Postumi. Ma scoprirà che non è una vacanza qualunque. Anche sua mamma, infatti, trent’anni prima aveva fatto lo stesso identico viaggio, nell’allora Jugoslavia, con il papà e la mamma, i nonni di Giulia, su una Fiat Ottocinquanta ed una tenda sul portapacchi. È il viaggio nella terra delle loro origini per non dimenticare. Così la bambina scoprirà cosa è successo ai suoi bisnonni, Delmo e Giulia, di cui lei porta il nome.