«A seguito di una attenta riflessione, anche sofferta, ho deciso di sciogliere ogni vincolo tra le forze che avevano sottoscritto la volontà di sostenermi quale candidato sindaco indipendente e senza tessere di partito».
Inizia così il comunicato con cui, oggi, alle 13,47, Marco Franzoni, attuale vicesindaco di Cerea e fino a quel momento candidato sindaco alle amministrative dell’11 giugno per tutto il centrodestra, ha ufficialmente mandato a carte e quarantotto la coalizione che attorno a lui si era creata, stanco, si capisce dalle sue parole, dagli scontri verbali, distinguo, attacchi emersi negli ultimi giorni tra Lega Nord e il sindaco attuale Paolo Marconcini, uomo di Forza Italia Giorgettiana,
«Proprio in virtù di questa indipendenza, accettando la candidatura, avevo chiesto poche ma essenziali cose: rispetto, dignità, coesione, dialogo e rinuncia ai personalismi. Nelle ultime settimane, invece, tra ipotesi di terzo mandato, simboli, liste personali, fusione, Tosi o non Tosi e primedonne, i principi che avevo indicato come non negoziabili sono stati ampiamente disattesi – spiega Franzoni -. Pertanto, come avevo già detto chiaramente a tutti qualche settimana fa, essendo mia facoltà farlo, come era ed è anche per le forze politiche coinvolte, prendo atto della non volontà di qualcuno di attenersi ai patti e ufficializzo lo scioglimento della coalizione, assumendomi la piena responsabilità di questa scelta».
«Che, sia chiaro, non significa assolutamente un mio passo indietro – precisa però subito Franzoni -. Io vado avanti, concentrandomi su quello che veramente ci deve stare a cuore, ossia l’interesse comune e il bene che possiamo fare per i nostri concittadini. Non esiste più spazio per i teatrini. Rimango dunque pienamente in campo, ma al mio fianco voglio solo persone e gruppi che dimostrino piena e assoluta fiducia in me e nel progetto delineato per la città di Cerea. Queste le condizioni semplici e chiare che pongo. Come candidato sindaco credo di dovere e poter chiedere un nuovo patto, che rispetti pienamente quei principi che ho elencato prima ed ai quali non sono disposto a rinunciare».
Con chi correrà quindi, Franzoni? Con i giorgettiani del sindaco Marconcini? Pare proprio di no da quel che si capisce, più facile che resti in piedi l’accordo tra una parte di Fi, la Lega Nord e la civica “Bene Comune” di Stefano Brendaglia. Certo è che i giochi amministrativi, che a Cerea sembravano fatti, si rimescolano alla grande.