Va in consiglio comunale giovedì 28 marzo alle 19, come primo punto all’ordine del giorno, la vicenda dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Venezia su un traffico illedcito di rifiuti che vede coinvolto il “Consorzio Cerea spa”, partecipato per il 20 per cento dal Comune di Cerea, finito sotto inchiesta, assieme alla consorella “Tavellin Green Line srl”, entrambe con sede a Palesella.
Le due società risultano indagate per traffico e gestione illegale di rifiuti che sarebbero stati utilizzati, tra il 2014 e il 2016, in Emilia Romagna, Veneto e Lombardia, soprattutto per costruire strade. Le indagini riguardano le province di Verona, Padova, Rovigo, Mantova, Modena, Ferrara e Bologna, un centinaio di comuni, e 71 cantieri. Si tratta delle cosiddette “strade avvelenate” e se ne sta occupando, da anni, la Direzione distrettuale antimafia di Venezia, anche se l’indagine (vedi Primo Giornale del 20 marzo, in questo caso, non ha niente a che fare con il fenomeno della criminalità organizzata.
A chiedere di discutere del tema in consiglio comunale sono state le minoranze (tranne il gruppo di Forza Italia, facente capo all’ex sindaco Paolo Marconcini, il quale afferma di non essere stato interpellato) che hanno sottoscritta la richiesta, firmata da più di un quinto dei consiglieri (Paolo Bruschetta, Alessia Rossignoli e Francesco Calza per la Coccinella, e Milko Cavaler per Nuova Alba) come previsto dal regolamento comunale.