Emergono i primi particolati sull’autosalone di Cerea finito oggi nel mirino del Movimento Difesa del Cittadino a causa di una decina di clienti che avrebbero consegnato la caparra per l’acquisto dell’automa che poi non avrebbero mai ricevuto la vettura. Si tratterebbe dell’Autosalone Lorenzetti, affittato circa un anno fa, del quale non è ancora chiara la proprietà. Sarebbe stato costituito con una “Srls”, una società a responsabilità limitata semplificata, per la quale basta 1 euro per crearla. Non sarebbe quindi un concessionario, ma un’azienda pura e semplice di commercio di auto.
Da quanto si apprende dal Movimento Difesa del Cittadino i clienti che per ora si sono rivolti all’associazione sarebbero una quindicina, la maggior parte del Veronese, ma anche del Mantovano, di Modena e di Padova. L’autosalone, infatti, pubblicizzava le sua auto su Autoscout in internet. Ai clienti il venditore, che sarebbe letteralmente scomparso dai primi di novembre, l’autosalone deserto, le auto e le scrivanie sparite.
I clienti affermano che il venditore offriva vetture nuove importate dalla Germania, o almeno così faceva credere. Il Movimento Difesa del Cittadino sta raccogliendo le firme dei clienti per la denuncia in Procura. «Il timore è che anche questo caso sia l’ennesima truffa messa in atto ai danni di ignari clienti – dice Matteo Moschini della sede veneta del Movimento Difesa del Cittadino -, richiama, infatti, il sistema messo in atto dall’organizzazione smantellata dalla Guardia di Finanza di Pordenone e della Polizia stradale di Udine con l’operazione Cars Lifting nei giorni scorsi».