
«La sezione della Lega Nord di Cerea si dichiara sorpresa, stupefatta, sentendosi anche tradita, nell’apprendere che il sindaco Paolo Marconcini, infischiandosene bellamente di accordi, alleanze e, soprattutto, della parola data, ha sottoscritto il documento con il quale i fratelli Giorgetti hanno dichiarato guerra al centrodestra, invocando un abbraccio col sindaco di Verona Flavio Tosi, quello che in questi mesi si è divertito a fare da yes-man a un certo Matteo Renzi».
È il durissimo inizio del comunicato con cui, oggi, il segretario della sezione Lega Nord di Cerea, Marco Modenese, prende le distanze dal primo cittadino Paolo Marconcini. Uno scontro che rischia di mandare in frantumi l’accordo del centrodestra a sostegno della candidatura di Marco Franzoni, attuale vicesindaco, alle prossime comunali di giugno.
«La presa di posizione del sindaco Marconcini – dichiara Modenese – è un chiaro attacco al nostro movimento e all’idea di coalizione che anche Verona, dopo Cerea, ha sposato. La coalizione del centrodestra unito, compatto, che non guarda ai personalismi ma sceglie in comune accordo il miglior candidato sindaco possibile».
«Con la sottoscrizione del documento che denigra questa comunione di intenti, andando inoltre a strizzare l’occhio a Tosi e al suo movimento filo-renziano, Paolo Marconcini si pone in una posizione incompatibile rispetto al percorso comune fatto finora a sostegno della candidatura di Marco Franzoni – continua Modenese -. Il comportamento del sindaco uscente non è offensivo e scorretto solo nei nostri confronti, ma anche verso il suo partito, Forza Italia, che qui come a Verona ha scelto di sostenere lealmente gli accordi presi al momento di costruire l’alleanza. Piena solidarietà, dunque, agli amici forzisti, coi quali siamo e saremo ben contenti di continuare a collaborare verso l’obiettivo della vittoria».