Ieri sera verso 24,30, una donna di origini marocchine si è vista costretta a fuggire di casa, dove aveva da poco avuto un’animata discussione con il marito, anch’egli marocchino, E. K. A., 40 anni, regolare, residente a Cerea. L’uomo, tornato a casa, si è subito messo, a causa di futili motivi, ad inveire contro la donna. La quale, per divincolarsi dal marito che la teneva stretta, faceva cadere in terra un vaso che poi calpestava, procurandosi delle ferite ai piedi poi refertate dai sanitari dell’ospedale di Legnago con 30 giorni di prognosi.
La donna si rifugiava nell’abitazione di una vicina di casa da dove riusciva a chiamare i Carabinieri che sono intervenuti subito con un equipaggio della stazione di Cerea ed uno della Radiomobile. Il magrebino veniva accompagnato in caserma e poi alla Compagnia di Legnago per trascorrere la notte nelle camere di sicurezza e stamattina è stato condotto innanzi al giudice, Camilla Cognetti la quale, fissando il processo per l’8 gennaio, ha altresì disposto la misura cautelare del divieto di dimora dell’uomo a Cerea ed il divieto di avvicinamento alla parte offesa e nei luoghi da lei frequentata.

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