«Se da un lato bisogna capire perché la formazione sugli operatori non ha dato risultati, dall’altro le tempistiche del caso Citrobacter lasciano basiti: il primo dei quattro casi di neonati uccisi dal batterio letale è del 2018 e viene chiedersi se non esista un protocollo che preveda di avvertire l’Azienda Zero all’istante». Secondo Giandomenico Allegri, candidato consigliere Pd alle elezioni regionali, «manca una procedura che metta in evidenza i problemi, sia nell’ottica di intervenire e trovare le soluzioni sia in quella di avvisare i cittadini».
«Con il caso-Citrobacter Verona è finita su tutti i giornali nazionali ma il Veneto non può scaricare tutto sulla gestione a livello locale». Allegri pone anche ulteriori domande sul caso-Citrobacter dopo le conclusioni della commissione di esperti nominata dal direttore generale della Sanità del Veneto, Domenico Mantoan. «È un problema solamente “locale” o figlio di un’impostazione della sanità basata sul taglio costante di risorse umane ed economiche? Essendo la competenza sulla Sanità totalmente in mano sua, i meccanismi di controllo della Regione funzionano? Esiste una responsabilità della Regione stessa nelle pianificazioni visto che da Palazzo Balbi deriva la nomina dei vertici dirigenziali?». Dice, Allegri, che «è necessario vigilare su cosa sia davvero successo per capire come mai in un reparto di così alta qualità ci sia stata poca attenzione». Riflette Allegri: «Non è possibile che succedano queste cose in una Regione economicamente ricca come il Veneto. E bisogna chiedersi come l’immagine d’eccellenza della sanità veneta possa conciliarsi con i fatti avvenuti qui a Verona». L’interrogativo fondamentale, spiega Allegri, «è se dietro il caso Citrobacter non ci sia, in parte, anche lo smantellamento della sanità pubblica. Perché stiamo assistendo da tempo a fatti paradossali. Pensiamo anche alla pioggia dentro il pronto soccorso di Borgo Trento durante il nubifragio di due domeniche fa». Sull’ospedale di Borgo Trento, infine, Allegri dichiara: «Leggiamo che la terapia intensiva neonatale e quella pediatrica troveranno spazio temporaneamente al Polo Confortini fino alla riapertura definitiva prevista per fine mese e speriamo che quella tempistica di riapertura sia rispettata».