«Ci stiamo battendo perché l’Unione Europea riconosca ancora gli incentivi alle aziende agricole che vogliono investire nella cogenerazione». Lo ha annunciato ieri a Verona, a “Progetto Fuoco“, la manifestazione biennale di riferimento per la filiera del riscaldamento a biomasse legnose (aperta fino a domenica 28 febbraio) Giuseppe Castiglione, sottosegretario al Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, nel corso del convegno organizzato da Aiel (Associazione italiana Energie agroforestali) sulla mini-cogenerazione da biomasse. Il rappresentante del Governo con delega alle energie rinnovabili, si è detto soddisfatto per la collaborazione avviata negli ultimi due anni con le parti che rappresentano una filiera di 150 mila aziende agricole.
«Collaborazione da cui è nata la nuova programmazione 2014/2020 e un proficuo rapporto con le Regioni finalizzato a usare al meglio le risorse del territorio – ha spiegato Castiglione –. Nel decreto di luglio abbiamo messo l’impresa agricola al centro dell’attenzione sulle rinnovabili insistendo perché Bruxelles mantenga gli incentivi».
La cogenerazione, tecnica che permette di produrre energia elettrica e calore da fonti rinnovabili non fotovoltaiche con impianti sotto i 200 kW elettrici, è attualmente regolata in Italia dal decreto ministeriale 6 luglio 2012 che sta per essere sostituito da un nuovo decreto ministeriale attualmente al vaglio di Bruxelles: decreto che tuttavia scadrà il 31 dicembre 2016. Evidenti quindi le difficoltà per chi, nel settore primario, voglia investire in queste tecnologie fruendo degli aiuti che per l’anno in corso ammontano a 5,8 miliardi di euro.