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1 Ottobre 2023
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Colognola ai Colli: 17enne uccide la madre con una scure

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Dieci minuti di follia hanno cancellato una famiglia a Colognola ai Colli. Con una scure un ragazzo di 17 anni ha ucciso la madre e ferito gravemente il padre. Poi, è salito sul trattore dell’azienda agricola di famiglia e si è lanciato in un dirupo per uccidersi. È grave all’ospedale di Borgo Trento.

A salvare il padre, ora sotto i ferri all’ospedale di San Bonifacio, è stato l’altro figlio, G. M., 20 anni. Arrivato anche lui sotto shock al Pronto soccorso dell’ospedale sanbonifacese. Ed è stato proprio il loro arrivo a far scattare l’allarme, con i sanitari che sono riusciti a farsi raccontare qualcosa da quel povero ragazzo ed hanno subito allertato carabinieri e 118.

Tutto è accaduto poco dopo le 17,30 nel cortile dell’azienda agricola “L’Olivella”, in via Canesella 14, in località Villa. A scatenare tutto, forse, un litigio furente con la madre. Sta di fatto che all’improvviso un ragazzo di 17 anni ha preso una scure e si è prima avventato contro la madre, Emanuela Panato, 47 anni, insegnate della scuola elementare del paese. Poi, contro il padre, Riccardo Milani, 50 anni, meccanico industriale che lavora da anni per grandi aziende con cantieri in Africa come in Romania. Probabilmente pensava di aver ucciso anche lui, e così è salito sul trattore e si è lanciato in una scarpata per ammazzarsi, rimanendo travolto dal pesante mezzo.

Le urla hanno richiamato il fratello che, corso verso casa si è trovato davanti la tragedia. Ha però avuto la forza prima di portare il corpo della madre in casa e di coricarla sul letto, e poi di caricare in auto il padre e di correre nel più vicino ospedale, quello di San Bonifacio, dove ha anche dato l’allarme per il fratello finito sotto il trattore.

Immediatamente sono scattati i soccorsi. Il ragazzo è stato trovato in una scarpata, sotto il pesante mezzo, ma ancora vivo ed è stato trasportato all’ospedale di Borgo Trento in elicottero. Le sue condizioni sono gravi.

Il padre, invece, sarebbe fuori pericolo anche se le ferite riportate gli hanno fatto perdere molto sangue e, quindi, prima di poter affrontare un qualsiasi intervento, è stato sotto posto a diverse trasfusioni di sangue.

Una famiglia che fino ad oggi pomeriggio era perfetta, integrata nel tessuto sociale del paese, con la madre, originaria di Vago di Lavagno, dove vive ancora il fratello, che da anni era una delle storiche maestre delle elementari di Colognola. Ed il padre, nato nella frazione di San Vittore, dove abitano ancora la madre ed una sorella. E poi quella bella corte agricola dove aveva creato un’azienda, intestata alla madre, nella serenità e nella dolcezza delle colline veronesi.

Lì, ieri sera, gli inquirenti hanno effettuato diversi controlli sul luogo del delitto per cercare di ricostruire l’accaduto. Prima di tutto si stava ancora cercando la scure con cui il figlio ha inveito sulla madre e sul padre. E poi, si dovrà, se possibile, cercare di capire cosa abbia scatenato la follia del giovane.

E chiaramente saranno i testimoni, quel padre e quel fratello, ieri anche lui finito all’ospedale in stato di profonda prostrazione e di shock, a poter raccontare cosa sia accaduto. E Per farlo, dovranno affrontare nuovamente una tragedia che li ha segnati inesorabilmente per tutta la vita.

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