Nel consiglio comunale di ieri sera a Colognola ai Colli è scoppiato il caso politico che ha portato ad un vero ribaltone nella maggioranza, con due assessori e alcuni consiglieri della lista “Insieme per Colognola” che da quattro anni governa il paese con sindaco Claudio Carcereri De Prati (nella foto), che hanno votato contro il bilancio, passando praticamente all’opposizione. A salvare il sindaco e l’amministrazione sono intervenute le minoranze che a qual punto, invece di votare contro come stavano facendo, hanno votato a favore permettendo l’approvazione dell’equilibrio di bilancio. Pena, la caduta dell’amministrazione ed il commissariamento del paese a pochi mesi dalle elezioni amministrative della primavera 2021.
«È stato un vero e proprio agguato all’attuale amministrazione, teso da tre consiglieri e due assessori di maggioranza, senza alcun preavviso, nemmeno nella riunione di qualche giorno prima – accusa il sindaco De Prati -. Votando a sorpresa contro la delibera che attesta gli equilibri di bilancio, la cui mancata approvazione oltre ad impedire contributi previsti ad enti religiosi, assistenziali e caritativi e ai servizi sociali per i buoni spesa, volevano far decadere l’attuale compagine amministrativa portando alla nomina di un Commissario. L’agguato non è riuscito solo grazie ai consiglieri di minoranza che, stupiti dal comportamento inqualificabile e non annunciato di parte della maggioranza, con senso di responsabilità non si sono resi complici dell’imboscata, rendendola inutile».
I due assessori che hanno votato contro, Giovanna Piubello e Michela Bonamini, si sono quindi successivamente dimessi dalla giunta. Una vicenda che però non nasce da ieri sera, ma che parte a Colognola ai Colli dall’esclusione dalla giunta, un mese fa, di Andrea Nogara, esponente di Fratelli d’Italia ma tra gli artefici della civica Insieme per Colognola. Anche questa decisa all’improvviso stavolta dal sindaco Carcereri. È chiaro che la spiegazione di tutto sta nell’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale per il rinnovo del consiglio comunale e quindi nelle aspirazioni a candidarsi a sindaco di più di qualche elemento forte di quella che era la giunta Carcereri.