Con la riapertura dei ristoranti, riprende l’iniziativa del menù dedicato alla tradizione e ai prodotti tipici. Da sabato 8 maggio, per due settimane, protagonisti indiscussi delle cucine scaligere saranno l’asparago ed i “bisi” di Colognola ai Colli.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina in municipio dall’assessore al commercio Nicolò Zavarise, insieme al presidente dell’associazione Ristoratori, Leopoldo Ramponi, e a Rosalina Vertuani per Coldiretti Verona. Presenti anche il sindaco Federico Sboarina e il primo cittadino di Colognola ai Colli, Claudio Carcereri De Prati, oltre ai rappresentanti di Confesercenti, Confcommercio e Associazione italiana sommelier.
Iniziativa avviata tre anni fa per esaltare i sapori della veronesità, in collaborazione con i 21 “Ristoranti tipici” inseriti nell’omonimo elenco istituito dal Comune di Verona, il progetto punta a incentivare l’impiego di materie prime del territorio nella preparazione dei piatti, per fare scoprire i sapori della tradizione scaligera e diffondere la conoscenza dei prodotti tipici di ogni stagione. Nei “Ristoranti tipici”, infatti, i piatti tradizionali rappresentano il 50% dell’offerta gastronomica e devono essere preparati utilizzando il 50% di prodotti della provincia di Verona o, comunque, della Regione Veneto. Anche l’offerta dei vini privilegia le denominazioni e le aziende che producono e imbottigliano sul territorio.
Oltre ai classici piatti della tradizione veronese, quindi, fino al 23 maggio si potranno trovare anche “Fettuccine di pasta fresca fatte in casa agli asparagi di Mambrotta e gambero rosso di Mazara”, “Flan di piseli con gambero arrostito e bisque”, “Raviolo verde con bisi di Colognola e purea di cipolla rossa”, “Polpette al sugo con i bisi”, “Seppioline in umido con i bisi e polenta”, “Asparagi della Mambrotta con uova e salsa scaligera”, “Crema di asparagi con pancetta croccante”, “Insalata di asparagi crudi con uovo morbido e chips di Monte Veronese”. Gli asparagi saranno forniti dall’Azienda Agricola Faccincani Loris di Mambrotta, mentre i piselli dall’Associazione Bisicoltori di Colognola ai Colli.