«Da un rapporto pubblicato nei giorni scorsi dalle National Academies of Sciences, Engineering, and Medicine giunge un forte richiamo alle agenzie della salute degli Stati Uniti, è necessario muoversi rapidamente per avviare test ampi sulle persone esposte ai PFAS per aiutare a valutare e curare le persone che potrebbero soffrire di problemi di salute legati alla contaminazione».
Lo spiega la consigliera regionale Cristina Guarda (Europa Verde) commentando la notizia giunta da Oltreoceano in tema Pfas: «Il messaggio degli scienziati è chiaro: in presenza di esposizione da Pfas non si può perdere tempo, i cittadini vanno sottoposti a screening. L’esatto contrario di quanto sta accadendo in Veneto dove, nonostante le richieste da parte di cittadini e associazioni, solo gli abitanti della zona rossa vengono sottoposti a specifici test. Il Veneto è la Regione in Europa col più grande disastro da Pfas nella storia e i ritardi sul contenimento hanno avuto effetti su molti cittadini. Serve un cambio di passo, dobbiamo continuare a identificare le comunità con un’elevata esposizione al Pfas, saperne di più sugli impatti specifici sulla salute, rendere disponibili i test ai cittadini, fornire al personale medico linee guida per consigliare i pazienti e fornire cure mediche preventive».