Le palestre degli istituti superiori di competenza provinciale, utilizzate per attività sportive extrascolastiche, rimarranno chiuse fino al 17 maggio. La decisione, concordata da tutte le Province del Veneto, è stata presa in occasione di una riunione dell’Unità di Crisi Regionale. Tra le motivazioni, l’impossibilità di garantire una frequenza adeguata delle sanificazioni in un numero così elevato di strutture, potenzialmente utilizzate anche da più utenti nell’arco della stessa giornata.
Nel territorio veronese sono 42 le palestre delle scuole superiori, e di queste 22 nel capoluogo scaligero, concesse per attività extrascolastiche direttamente dalla Provincia o dai Comuni quali organismi concessionari delegati. Nei prossimi giorni, anche alla luce dei futuri dati sullo sviluppo dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, verrà valutata la possibile riapertura delle strutture dopo il 17 maggio.
«Stiamo cercando soluzioni percorribili e valutando la possibilità di confrontarci sul tema con i dirigenti scolastici – afferma il presidente della Provincia, Manuel Scalzotto –. Si tratta di strutture spesso di ampia metratura che potrebbero richiedere, in tutta la provincia, anche decine di interventi di sanificazione al giorno. Alle enormi difficoltà pratiche, evidenziate da tutte le Province venete, che tale attività comporterebbe, si somma l’ubicazione degli impianti all’interno dei complessi scolastici. Aspetto che invita a una cautela ancora maggiore».