L’Università di Verona ha presentato ieri il progetto “Orchestra” di ricerca internazionale triennale, volto ad affrontare la pandemia di Covid-19. Guidato da Evelina Tacconelli, direttrice della sezione di Malattie infettive dell’Università di Verona, si basa sulla stretta collaborazione multidisciplinare di 26 partner (che si estende a 37 considerando la rete più ampia), provenienti da 15 Paesi (Argentina, Belgio, Brasile, Congo, Francia, Gabon, Germania, India, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Romania, Slovacchia, Spagna, Venezuela).
Per il progetto sono stati stanziati circa 20 milioni di euro dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea nell’ambito del piano d’azione ERAvsCorona Action Plan, sviluppato congiuntamente dalla Commissione Europea e dalle autorità nazionali per affrontare la pandemia.
Mai prima d’ora sono state così necessarie soluzioni innovative e rapide per affrontare un’emergenza sanitaria. Il progetto “Orchestra” mira a rispondere a questa esigenza attraverso la creazione di una nuova coorte pan-europea, costituita da coorti di popolazione appartenenti a Paesi europei ed extra-europei. Le conoscenze raccolte da questo studio guideranno le strategie europee per quanto riguarda numerosi aspetti, da un’efficace protezione delle popolazioni fragili (bambini, donne incinte, anziani, malati di Alzheimer, pazienti oncologici, malati di Parkinson) a una riduzione dei rischi per il personale sanitario in prima linea; dall’affrontare le conseguenze a lungo termine del Covid-19 sulla salute e il benessere degli individui all’analisi della risposta alla vaccinazione, fino all’impatto di fattori ambientali, socio-economici, stile di vita e misure di distanziamento sulla diffusione del Covid-19.