È stato lo stesso presidente della Regione, Luca Zaia, ad annunciare oggi in videoconferenza stampa l’ipotesi che il Veneto passi in zona rossa da lunedì 15 marzo. E sembra sempre più concreta anche l’ipotesi di un lockdown nazionale dal 3 al 5 aprile, misura che dovrebbe essere rivelata dal nuovo Dpcm atteso per questo pomeriggio
Giornata importante, quindi sull’emergenza Coronavirus, con il cambio di colore delle regioni che vedrebbe il Veneto in rosso, così come il Friuli Venezia Giulia, da lunedì. Questo significa restrizioni e soprattutto didattica a distanza per tutti gli studenti, compresi quello delle scuole elementari.
«È innegabile che il contagio stia crescendo – ha affermato Zaua -, da un anno seguiamo questa partita per evitare di mandare al collasso gli ospedali. La situazione italiana è di un Rt di 1,16 nazionale, noi siamo a 1,28, sul filo del rasoio, e attendiamo la comunicazione ufficiale ma molte regioni passeranno in rosso, e noi dovremmo essere fra queste. In tutto questo contesto il dato positivo è che il vaccino Johnson & Johnson oggi verrà autorizzato dall’Aifa, in modo da poter procedere con le somministrazioni. Sulle terapie intensive e ricoveri siamo al 14% e in area non critica al 17% in Veneto, non abbiamo quella pressione ospedaliera che ci faccia dire “non ce la facciamo più”, ma l’attenzione è altissima».
«Se passassimo in rosso – ha spiegato Zaia – ci staremo per 2 o 3 settimane, ed ho l’impressione che durerà fino a Pasqua. Negozi, bar e ristoranti saranno chiusi, con consentito l’asporto. Le scuole chiuse. Ma occorre aspettare il Dpcm per capire esattamente cosa accadrà».