23.3 C
Verona
1 Ottobre 2023
Cronaca In evidenza ultimaora

Covid, per il CoVeSaP il Veneto è già in fase 4: « Tasso di contagio pari al 2,5%»

Videoconferenza su Zoom questa mattina del CoVeSaP, il Coordinamento Veneto dei Comitati per la salute pubblica, che ha lanciato l’allarme sulla reale situazione del Covid 19 in Veneto e posto una serie di domande alla Regione a partire «dalla mancata attuazione della delibera di Giunta regionale n.782 del 16 giugno» che prevedeva un piano di potenziamento dell’assistenza territoriale e dei Dipartimenti di Prevenzione; la dorveglianza strutture residenziali per non autosufficienti; la determinazione del fabbisogno e l’acquisizione di risorse umane e incentivi al personale; la riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid-19, misure urgenti per l’avvio di specifiche funzioni assistenziali e l’assistenza farmaceutica. «Riteniamo che l’aumento del numero di decessi, ricoveri e contagi dovuti alla pandemia sia evidentemente da ricollegarsi in parte alla mancata attuazione di questo piano – ha detto aprendo la videoconferenza Salvatore Lihard, portavoce del Coordinamento Veneto dei Comitati per la difesa della sanità pubblica.

«Il CoVeSaP ha ritenuto di convocare questa conferenza stampa per porre domande e dare voce alle preoccupazioni che molti cittadini si stanno ponendo rispetto alla situazione dell’epidemia in Veneto, rispetto a tre aspetti che riteniamo fondamentali: Aumento del contagio tra la popolazione e aumento dei decessi; aumento esponenziale dei soggetti ricoverati in area non critica e terapia intensiva con conseguente forte tensione su operatori e strutture sanitarie; conseguenze della ritardata risposta per le terapie non Covid», ha spiegato Lihard.

«Relativamente alla diffusione del contagio riportiamo solo alcuni dati di Azienda Zero – ha continuato la dottoressa Maria Pina Rizzo -. Abbiamo confrontato il picco osservato nella prima ondata, 16 marzo (3629 contagiati con una positività del 18,8 % e 158 deceduti, con i dati dell’ultima settimana riportata del 9/11/20 (20.782 contagiati con una positività del 28,8% e 272 deceduti). Il tasso attuale di contagio in Veneto è pari al 2,5% della popolazione e quindi da molti giorni, purtroppo, il Veneto è sempre tra le prime 4 regioni con il maggior numero di nuovi casi».

«Altrettanto importante risultano i dati relativi ai ricoveri in area non critica e in terapia intensiva in cui a partire dal mese di ottobre si è assistito ad una impennata – spiega la dottoressa Rizzo -. La settimana del 2 ottobre ci sono 241 ricoverati in aria non critica e 29 in Terapia Intensiva; la settimana del 17 novembre ci sono 2091 ricoverati in area non critica e 280 in Terapia Intensiva. In un mese e mezzo il numero si è quasi decuplicato e al 22 novembre i nuovi dati sul sito dell’Azienda Zero parlano di 2211 nuovi ricoverati Covid in area medica e 281 in Terapia intensiva, con i negativizzati a 2625 in area medica e 297 in Terapia Intensiva. Alla luce di questi numeri che ci portano alla fase 4 dell’Emergenza come previsto dal Documento Regionale “Aggiornamento del Piano di Emergenza Autunno”, (ricordiamo che la fase 4 prevede l’occupazione dei pazienti Covid fino al 60% dei posti liberi , con l’utilizzo delle sale operatorie e parziale riduzione dell’attività ordinaria. Negli ospedali spoke) non risultando al momento costruiti posti ex novo di Terapia Intensiva o per l’ Area Medica. Chiediamo quindi quanti siano i posti “riconvertiti” per la Terapia Intensiva e Area medica, non risultando al momento un incremento notevole di personale sanitario (medici, infermieri, etc) e che viceversa ci sia una diffusione del contagio tra i sanitari rilevante. Chiediamo con quale personale qualificato saranno attivati i nuovi posti letto allestiti».

Condividi con:

Articoli Correlati

Legnago e Cerea,  sgomberati dalle Forze dell’ordine un immobile ed un ex casello delle Ferrovie

massimo

Isola della Scala, domenica alla Fiera del Riso l’evento solidale “Un Risotto per Telethon”

massimo

Legnago, domani sera incontro su Ipnosi e Autostima con gli psicologi De Tomi e Varotto

massimo

Illasi, in preda all’alcool entra nella casa della consorte distruggendo la porta con una motosega: arrestato

massimo

Bardolino, decolla oggi la Festa dell’uva e del vino che proseguirà fino al 2 ottobre

massimo

Legnago, 203 borracce plastic free consegnate agli studenti delle medie “Cavalcaselle”

massimo