La Giunta regionale del Veneto contribuisce alle spese di consulenza e assistenza legale i cittadini danneggiati dall’acquisto di azioni, obbligazioni o altri prodotti finanziari delle Popolari venete. Con la delibera approvata, su proposta dell’assessore Manuela Lanzarin, e pubblicata sul Bur in uscita venerdì 24 marzo, si aprono i termini di presentazione delle domande di contributo. In totale la Regione ha stanziato un plafond di 600 mila euro per sostenere i risparmiatori vittime del tracollo delle banche venete: 500 mila sotto forma di contributi ad associazioni e comitati per l’assistenza legale e 100 mila euro per il sostegno psicologico alle persone coinvolte nella crisi.
L’intervento di assistenza legale attivato da associazioni e comitati è rivolto a cittadini residenti in Veneto, con un reddito non superiore a 28 mila euro (documentabile con 730, Unico o Cud) e che non dispongano di altri immobili oltre alla casa di abitazione, che abbiano investito in azioni non più di 80 mila euro per le persone singole (150 mila euro nel caso di nuclei famigliari) e che dimostrino di aver subito una rilevante perdita del proprio patrimonio nel periodo 2014-2016, a seguito dell’acquisto di prodotti finanziari presso sedi o filiali di Veneto Banca e/o della Banca Popolare di Vicenza.
Le richieste di contributo vanno presentate entro il 23 aprile, tramite raccomandata o Pec, utilizzando il modulo disponibile nel sito web della regione Veneto (www.regione.veneto.it, sezione ‘Bandi, avvisi e concorsi’) sottoscritto dal legale rappresentante dell’Associazione o del Comitato e in regola con le disposizioni vigenti in materia di bollo.