Dal 2 febbraio sono in vigore le nuove norme previste dal decreto legislativo antifumo (in reperimento della direttiva europea) per cui è vietato fumare nelle pertinenze esterne degli ospedali e degli istituti di ricovero e cura, nonché nelle pertinenze esterne dei singoli reparti pediatrici, ginecologici, di ostetricia e neonatologia. Obiettivo della Direttiva europea e del decreto Antifumo è assicurare un elevato livello di protezione della salute dissuadendo i consumatori (in particolare i giovani) dall’acquisto e dal consumo di prodotti contenenti tabacco e nicotina: disposizioni fortemente sostenute dal Ministero della salute, in quanto coerenti con l’obiettivo di assicurare la maggior protezione possibile per i minori, anche favorendo la denormalizzazione del fumo per ridurre l’accettabilità sociale di tale comportamento. Dopo il divieto di fumo nelle scuole e luoghi adiacenti, continua la battaglia contro i danni del fumo passivo sui più giovani. Sono previsti altri importanti divieti, come l’uso delle sigarette in autoveicoli in presenza di minori e donne in gravidanza. In più, non si potranno vendere ai minori sigarette elettroniche e contenitori di liquido di ricarica con presenza di nicotina e prodotti di nuova generazione.

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