10.4 C
Verona
26 Marzo 2023
In evidenza Politica ultimaora

D’Arienzo (Pd): «Ma Agsm paga i sondaggi per Tosi?»

darienzo

«Ho scoperto che è in corso un sondaggio telefonico sulla qualità del servizio di Agsm, che però ad un certo punto fa delle domande sul gradimento del sindaco Flavio Tosi. Voglio capire chi ha commissionato questo sondaggio perché se è stata Agsm siamo all’assurdo».

A dirlo è Enzo D’Arienzo, deputato del Pd, che racconta: «Sono stato anch’io oggetto di un sondaggio telefonico in corso in queste ore a Verona. Una voce femminile straniera, molto gentile, dall’altro capo del telefono chiede se può fare domande per valutare la qualità del servizio di Agsm, la municipalizzata del gas e della luce. Le prime domande sono normali: conosce Agsm? Il servizio è soddisfacente? Cosa migliorerebbe? E via di questo passo. Poi,però,  arriva il bello: conosce il sindaco Tosi? Cosa ha votato alle comunali? È contento di Tosi? Cosa pensa di Verona? eccetera – continua l’onorevole -. Pensavo d’aver visto tutto, mai avrei immaginato il sondaggio nascosto. Chi ha commissionato l’indagine? Se è stata Agsm, e quindi, è stato pagato con i soldi delle bollette, come mai si testa il consenso su Tosi? E se è stato qualcun altro a pagare, perché si mischia un sondaggio politico con la qualità del servizio su gas ed energia? Penso sia necessario che qualcuno chiarisca immediatamente. Agsm non solo prende soldi dei veronesi, ma è lei stessa un’azienda dei veronesi. Si è mai visto che un’azienda pubblica fa sondaggi politici?».

Condividi con:

Articoli Correlati

Sport&Ambiente, nasce l’Epica dell’Acqua ecortrail non competitivo di 100 km in 3 tappe

massimo

San Bonifacio, al Teatro Prova il Festival regionale dei corti teatrali

massimo

Verona, in Gran Guardia domani l’evento per la Giornata mondiale dell’acqua

massimo

San Bonifacio, giornata della poesia con la Libreria Bonturi

massimo

Legnago, prorogato l’accordo con la Questura di Verona per il rilascio di passaporti

massimo

Emergenza acqua, Mantovanelli all’Onu a New York: «Necessari meno sprechi e più investimenti»

massimo