Si terrà a Verona lunedì 23 marzo, alle 20,45 in Sala Tommasoli (via Perini 7), organizzato da “Verona Possibile”, il movimento-laboratorio veronese per la nuova sinistra, che fa riferimento al deputato democratico Giuseppe Civati, ma raccoglie anche cittadini che non si riconoscono in molte delle politiche nazionali portate avanti dal Partito Democratico (Jobs Act, riforma costituzionale in primis) e guardano alla costruzione di un’unitaria soggettività progressista per un’alternativa sociale con metodi di democrazia partecipata.
Ospiti della serata saranno lo stesso Giuseppe Civati e Luigi Agostini, vicepresidente di Federconsumatori, già segretario generale della FIOM-FLM del Veneto e segretario confederale della Cgil nazionale, che converseranno con i cittadini a partire dalle tesi del libro dello stesso Agostini “Il Pipistrello di La Fontaine” (Ediesse 2014).
«Sarà un’occasione per un dialogo con tutti i cittadini sulla crisi sistemica economica e politica ancora in corso e i compiti della nuova forza progressista da (ri)costruire, e una prima riflessione pubblica dopo il lancio della “coalizione sociale” proposta da Maurizio Landini, cui molti progressisti guardano con interesse», spiega Michele Fiorillo, tra i promotori del movimento “Possibile” e membro della direzione regionale Pd, che condurrà il dibattito insieme all’ex consigliere regionale dei Ds, Nadir Welponer, ed a Corrado Brigo, già presidente dell’Amia.