Un dibattito sui diritti e la cittadinanza, sul sindacato e la Politica, sull’Europa e il lavoro si è sviluppato per oltre due ore, oggi, alla Biblioteca civica di Verona con protagonisti Gianni Fontana, ex senatore Dc e già Ministro dell’Agricoltura, e Giangaetano Poli, ex onorevole Pci e componente del Comitato centrale del partito. L’occasione è stata la presentazione del libro “Il grande sciopero del 1949 – Memorie del sindacalista veronese Romano Calzolari” (edito dalla veronese Cierre) scritto a quattro mani da Giambattista Polo (già presidente della Confederazione Italiana Agricoltori di Verona e coordinatore di Agrinsieme) e da Massimo Rossignati, giornalista e direttore di Primo Giornale.
Un libro che è una dedica alla vita di un protagonista del Novecento veronese, ma anche un modo per affrontare valori come diritti, doveri, immigrazione, lavoro, onestà. In poche parole, il diritto di tutti a viveri dignitosamente in una democrazia come cittadini compiuti.
Fontana e Poli hanno ricordato la figura di Calzolari e partendo dalle sue battaglie hanno ricordato a tutti i valori su cui si fonda ancora oggi la nostra società: antifascismo, resistenza, solidarietà, uguaglianza. Poi, hanno discusso di quello sciopero, e del bivio che rappresentò nella società italiana di quegli anni focali (eravamo nel 1949, con il paese appena uscito dalla guerra, con le prime elezioni che avevano visto la sconfitta del blocco della Sinistra e la vittoria della Dc, con l’esplodere della Guerra Fredda).