Oltre 3 mila cavalli in arrivo da tutto il mondo, dai costosissimi “Arabi” agli “Iberici, a quelli di razza Frisona senza dimenticare gli americani Appaloosa, Quarter e Paint, o gli italiani Haflinger. Ma anche tutto quanto a che fare con i cavallerizzi e cavallerizze, dall’abbigliamento, alle selle, dai van per il trasporto dei cavalli ai box-stalla dove accudirli, al turismo equestre dove il Veneto conta 600 km di ippovie.
È “Fieracavalli”, rassegna internazionale e storica di VeronaFiere, che domani aprirà la sua 118. edizione (che continuerà fino a domenica 13 novembre) con l’inaugurazione di Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, Giuseppe Castiglione, sottosegretario di Stato del ministero delle Politiche Agricole, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, Flavio Tosi, sindaco di Verona e Antonio Pastorello, presidente della Provincia di Verona. Madrina dell’evento sarà l’amazzone Matilde Borromeo.
Una manifestazione che ha da sempre un grande fascino, non solo per la bellezza delle oltre 60 razze equine esposte, ma anche per gli spettacoli e le gare che li vedranno protagonisti, a partire dalla 16. “Jumping Verona”, unica tappa italiana della prestigiosa “Longines FEI Word Cup” di salto ostacoli. In fiera, ben 760 aziende espositrici in arrivo da 24 nazioni, 35 associazioni di allevatori e oltre 200 eventi in calendario, tra competizioni sportive, convegni e show. Con il Veneto che nel settore vanta una lunga tradizione equestre: 31.478 esemplari censiti ne fanno la sesta regione nel Paese per numero di cavalli presenti e Verona, con oltre 5.900 capi, è la seconda provincia veneta (fonte Aia).