«Oggi i dati dell’Istat sull’incremento di mortalità da Covid nei mesi di febbraio e marzo mettono la realtà di Verona in testa alla drammatica classifica dei morti. In generale, nel Veronese l’incremento dei decessi rispetto allo scorso anno è stato del 30,6%, ma negli over 85 si registra un dato spaventoso di +42% e di +24% nella fascia 75/84 anni».
A lanciare l’allarme e l’accusa è Manuel Brusco, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, bovolonese, che attacca: «Qualcuno adesso deve dare delle spiegazioni. Non è più ammesso trincerarsi dietro medie regionali che mascherano evidenti e gravi responsabilità. Per settimane noi del Movimento 5 Stelle Veneto, in tutte le sedi come consiglieri regionali, parlamentari veneti e attivisti abbiamo cercato di far accendere l’attenzione su quello che accadeva nelle case di riposo, mentre quotidianamente le conferenze stampa del Governatore Zaia diffondevano dati che avevano l’effetto dell’acqua sul fuoco».
«La nostra non era e non è una posizione politica ma un grido d’allarme fondato su segnalazioni drammatiche che ci arrivavano quotidianamente da famiglie di assistiti e da operatori sanitari delle case di riposo – continua Brusco -. Per capire quanto sia grave la situazione nelle case di riposo del Veronese basta il confronto con il dato di Padova, provincia nella quale è esploso il focolaio veneto Covid. Le morti degli anziani nella provincia di Padova sono state meno di un terzo rispetto a quelle di Verona. Ora pretendiamo di sapere cos’è accaduto! Pretendiamo di sentire parlare i responsabili e dal momento che l’emergenza Covid non può dirsi ancora finita. Pretendiamo di sapere in quali condizioni versino gli anziani tutt’ora ricoverati nelle Rsa di Verona e provincia».
«A questo punto val la pena ricordare le segnalazioni che abbiamo reso pubbliche nelle settimane passate, ora confermate nella loro gravità, parlavano di riscontri di contagi minimi a fine marzo secondo test sierologici, con numeri completamente rovesciati dopo appena una settimana a seguito di primi tamponi effettuati e poi ancora riscontri del 100% di contagiati dopo appena qualche giorno, secondo nuovi tamponi – conclude il consigliere regionale -. E visto che la casistica in nostro possesso trova drammatiche conferme nelle statistiche ufficiali, segnaliamo anche denunce quotidiane di anomalie nell’effettuazione dei tamponi anche sul personale sanitario delle Rsa. Personalmente percorrerò tutte le strade istituzionali, politiche e magari anche giudiziarie per ottenere chiarezza sue questo dramma ancora in corso».