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26 Settembre 2023
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Emergenza Coronavirus, Cgil, Cisl e Uil: «Garantire le misure di protezione dei lavoratori o si chiude l’attività»

«Pretendiamo il rispetto rigoroso delle misure di protezione dei lavoratori e dove non ci sono la produzione va sospesa». Lo dicono chiaro e forte i sindacati Cgil, Cisl e Uil sulla scorta del Decreto del presidente del Consiglio che da oggi ha introdotto nuove e maggiori restrizioni alla vita sociale del Paese al fine di potenziare il contenimento e migliorare la gestione dell’emergenza COVID-19.

«Le misure disposte prevedono la sospensione dell’attività di alcune specifiche aziende commerciali e di servizi mentre per altre si conferma la continuazione dell’attività compresa quella lavorativa svolta dai dipendenti. Si tratta ora di gestire, sia nel primo che nel secondo caso, con il massimo rigore e senso di responsabilità le problematiche conseguenti – dicono i sindacati -. Alle aziende che devono sospendere l’attività chiediamo di non procedere ad alcun licenziamento, individuale o collettivo, e di tutelare l’occupazione ed il reddito dei propri dipendenti ricorrendo agli strumenti disposti dalla legge e dai contratti collettivi, in particolare modo agli ammortizzatori sociali già disponibili o che lo saranno nei prossimi giorni».

«Alle aziende e agli enti pubblici che proseguono la propria attività produttiva o di servizio chiediamo di mettere in atto, rapidamente e inderogabilmente, tutte le misure di protezione dei lavoratori dal contagio che il Decreto dispone. A questo proposito sottolineiamo la massima e tempestiva disponibilità del sindacato a realizzare intese che favoriscano l’immediata e totale attuazione delle misure di sicurezza per i lavoratori. Nel caso la messa in opera di queste misure comporti necessariamente una sospensione temporanea dell’attività lavorativa o la riorganizzazione della stessa, compreso l’adozione del lavoro agile, queste scelte vanno assunte senza indugio alcuno – concludono i sindacati .. Nel caso non fosse possibile attuare una efficace protezione dei lavoratori non c’è alternativa alla parziale o totale sospensione dell’attività fino al superamento dell’emergenza, e alla piena salvaguardia dei posti di lavoro e del reddito dei lavoratori tramite il ricorso agli ammortizzatori sociali».

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