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26 Settembre 2023
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Emergenza Coronavirus, lettera dalla Cina agli agricoltori Veronesi: «Non dimentichiamo l’Italia che ci aiutò durante il terremoto, siamo con voi»

«Non dimenticheremo mai che l’Italia è stata sempre a fianco nostro quando eravamo nei momenti difficili. Perciò vogliamo esprimere la nostra vicinanza alle vostre aziende. Vincerete questa battaglia contro l’epidemia e quando tutto sarà finito, torneremo a sviluppare i nostri interessi reciproci».

Sono le parole di Chen Guanghao, direttore generale del dipartimento provinciale per la Cooperazione economica del Sichuan, grande provincia cinese che conta 90 milioni di abitanti, indirizzate a Paolo Ferrarese, presidente di Confagricoltura Verona, che con la Cina ha intrapreso da due anni un rapporto di collaborazione commerciale inizialmente incentrata sul tartufo, di cui la provincia cinese è grande produttrice, ma che poi si è allargata ad altri settori.

«L’amicizia tra la nostra Provincia e il vostro Paese è sempre profonda – scrive Chen Guanghao -. Non dimenticheremo mai che nel 1988 fu il governo italiano ad aiutarci nella costruzione del più grande centro per le emergenze nel Sichuan, durante il terremoto di Wenchuan, senza chiedere alcuna compensazione. E sempre italiani erano i 14 esperti di pronto soccorso che portarono in salvo più di 900 feriti nella città di Mianyang. Il miglior modo di ringraziare per un aiuto è aiutare l’altro a propria volta. La situazione epidemica in Cina sta migliorando e perciò la squadra medica del Sichuan ha potuto arrivare in Italia per assistere attivamente i vostri ospedali».

Nel Sichuan, spiega il dirigente cinese, la diffusione del virus è stata contenuta e anche le criticità a carattere economico sono state alleviate. «La provincia ha ripreso complessivamente la produzione e il lavoro – sottolinea -. Quando l’epidemia sarà finita, le opportunità offerte dall’integrazione delle iniziative strategiche della Nuova Via della Seta o “Una Cintura e una via” e della costruzione della sfera economica Chengdu-Chongqing si moltiplicheranno e il Sichuan inaugurerà una nuova fase di perfezionamento in campo industriale e miglioramento della capacità produttiva. In quel momento, quando anche l’amicizia di lunga data che ci lega sarà ancora più solida e profonda, la cooperazione tra le vostre aziende e il nostro dipartimento sarà più stretta. Apriremo le nostre porte per discutere di sviluppo e benefici reciproci».

Un messaggio che rincuora le aziende agricole, in un momento così difficile. «Questa lettera ci fa molto piacere perché conferma il rapporto non solo professionale, ma anche umano che si è instaurato tra noi e i colleghi cinesi – rimarca Ferrarese -. Abbiamo avuto un proficuo scambio in particolare con la Fondazione Italia Cina, per la promozione degli investimenti del Sichuan in Italia, guardando con grande attenzione alla Via della Seta, che, quando quest’emergenza sarà finita, aprirà grandi opportunità per le nostre aziende per l’import-export».

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