«Case di riposo per anziani: chi sbaglia Zaia o l’Istituto superiori di sanità? Secondo Zaia sono 345 i decessi per Coronavirus nelle case di riposo per anziani del Veneto, con un tasso di mortalità del 15,7%, circa la metà del tasso medio nazionale. Ma secondo l’Istituto Superiore di Sanità sul periodo dal primo febbraio al 14 aprile, i decessi per Coronavirus nelle case di riposo per anziani del Veneto sarebbero invece tre volte tanto, un dato nettamente superiore alla media nazionale (1.093). Ci chiediamo dove stia la verità».
A lanciare l’interrogativo, ieri, è stato il senatore Enrico Cappelletti, candidato presidente della Regione Veneto per il Movimento 5Stelle: «Considerato che non a tutti gli anziani deceduti è stato fatto il tampone, qual’è il dato dei decessi nelle Rsa del Veneto, rispetto a quello dello scorso anno? Perché sono stati fatti tardivamente i tamponi ad ospiti ed operatori? Perché il piano piano regionale deliberato lo scorso 30 marzo, non è partito un mese prima? – chiede Cappelletti -. Più nello specifico, posto che la struttura di Merlara dichiara di aver chiesto alla Regione il trasferimento dei propri ospiti il 13 marzo (quando i decessi erano ancora 3, poi saliranno a 28), come è stata gestita quella richiesta? Poteva essere evitata questa strage? Le stesse domande valgono per tante altre strutture come Casa Fenzi di Conegliano».
«Migliaia di cittadini, colpiti negli affetti, aspettano queste risposte. Sicuramente alle case di riposo del Veneto non è stata dedicata l’attenzione che sarebbe stata necessaria. Forse è stato sottovalutato il problema, forse sono stati commessi gravi errori come quando, il 7 marzo, Zaia chiese al Governo di cancellare le zone rosse dal Veneto perché “misura scientificamente sproporzionata all’andamento epidemiologico”. Certo è che è arrivato il momento di conoscere la verità», avverte Cappelletti.