«Al Governo abbiamo chiesto provvedimenti diretti, che non possono limitarsi agli aspetti fiscali o solo alle zone rosse, a sostegno delle aziende. Siamo una Regione che produce oltre 165 miliardi del Pil italiano e rischiamo di essere una delle aree più colpite dall’emergenza Coronavirus. In particolare il sistema turistico rischia di pagare un conto salatissimo. Aiutateci a mettere a fuoco le esigenze prioritarie per rappresentare al meglio le nostre proposte al Governo in stretto coordinamento con le altre Regioni».
È quanto ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, aprendo oggi l’incontro con i rappresentanti del mondo produttivo e delle istituzioni del Veneto, insieme a tutti gli assessori della giunta regionale, nel centro operativo della Protezione Civile di Marghera.
«Nelle prossime ore ci confronteremo in videoconferenza con i ministri competenti – ha annunciato Zaia – e ci faremo parte attiva nel sollecitare direttive chiare e condivise e nel rappresentare le richieste della società veneta e in particolare dei settori più colpiti, al fine di evitare che l’emergenza sanitaria si traduca in emergenza economica».
«Ricordo che quelli registrati in Veneto sono tutti contagi secondari, individuati soltanto grazie ai medici perché molti ricoverati presentano sintomi del tutto identici a quelli di una normale influenza di stagione e non corrispondono al quadro epidemiologico fissato dalle autorità nazionali e internazionali – ha puntualizzato il governatore –. Siamo in presenza di un virus che in 9 casi su 10 risulta asintomatico. Per cui mi aspetto che anche in Veneto i casi positivi ai test continueranno ad aumentare, perché siamo il Paese che sta controllando di più».